Come comportarsi in una chiesa ortodossa russa?

Andrey Lyubimov/ Moskva Agency
Alcune avvertenze riguardano il buonsenso e la buona educazione necessari per la visita a qualsivoglia luogo sacro; altre sono invece specifiche, e legate alle diverse tradizioni e sensibilità di questa religione e dei suoi fedeli

Non fotografate e non litigate

Prima regola da rispettare per chi è nuovo della chiesa ortodossa: non fate niente che possa infastidire i fedeli, sia ciò ufficialmente vietato o meno. Per intenderci, di solito non esiste alcun divieto di fotografare negli edifici sacri, ma la cosa può dar noia a chi si trova lì per pregare e attirarvi critiche (specie se usate il flash, un faretto o se la vostra macchina fa molto rumore al momento dello scatto). Non insistete, anche se credete di essere nel giusto, qualora dovessero avvicinarci bruscamente, chiedendo di riporre la vostra fotocamera o il vostro smartphone. Siate comprensivi, e soprattutto non mettetevi a litigare. Non dimenticate che da alcuni anni in Russia c’è una legge contro l’offesa dei sentimenti dei fedeli, e alcuni di loro amano farvi attivamente ricorso. 

Vestitevi in modo conveniente

Se siete un uomo, toglietevi qualsiasi copricapo prima di entrare. Le donne, al contrario, devono coprirsi la testa.

In realtà, secondo il canone, dovrebbero farlo solo quelle sposate, perché il fazzoletto in testa simboleggia il potere del marito sulla moglie. Ma il simbolismo iniziale si è perso, e ora tutte indossano il velo, anche le ragazze nubili e le persino le bambine.

Le donne, poi, non dovrebbero andare in chiesa se sono vestite troppo scoperte o sono truccate pesantemente e con colori troppo sgargianti. Nel caso di visita ai monasteri devono indossare la gonna lunga. 

Il segno della croce e gli inchini

Se siete un turista e entrate in un luogo sacro solo per curiosità, limitatevi a farlo in modo tranquillo ed educato. Ma se volete passare per un vero ortodosso, allora dovrete seguire i seguenti passaggi.

Intanto, fuori, prima di entrare in chiesa, fatevi tre volte il segno della croce e inchinatevi altrettante. Per segnarvi, dovete unire pollice indice e medio e con queste tre dita dovete toccare la fronte, poi il ventre, quindi la spalla destra e infine quella sinistra (alla rovescia, quindi, rispetto ai cattolici). Dovete poi ripetere tutto quanto al momento di passare la porta della chiesa.

Un errore comune è farsi il segno della croce e inginocchiarsi in contemporanea. Questo attirerà su di voi attenzioni non volute e qualcuno potrebbe riprendervi e volervi insegnare come si fa. Segno della croce e inchino sono in sequenza alternata! 

Spegnete il cellulare e non fate rumore
Come nei luoghi sacri di altre religioni, non si deve parlare al cellulare in chiesa. Meglio spegnerlo o quantomeno silenziare la suoneria, per evitare che vi metta in imbarazzo, iniziando a suonare a tutto volume. In generale non si dovrebbe proprio parlare in chiesa; se proprio dovete farlo, cercate di bisbigliare in modo da non disturbare il silenzio. Se fate rumore, vi attirerete tutti gli sguardi di disprezzo delle babushki. 

Non correte e non mettetevi a sedere

Non correte di qua e di là, e non rendetevi protagonisti di performance come il ragazzo che a Ekaterinburg cacciava Pokemon in chiesa, ed è stato arrestato e poi condannato a tre anni e sei mesi con la condizionale poi ridotti in appello a due anni e tre mesi.

Nei luoghi sacri ci si muove lentamente. E durante la messa non ci si avvicina alle icone per fare preghiere private (la cosa si fa quando non è in corso la funzione). Durante la messa ortodossa, che dura circa un’ora e mezzo, si sta sempre in piedi (per questo non ci sono panche, a differenza di altre chiese cristiane). A volte ci sono sedie o sedili sui lati, ma sono previsti solo per i malati o per le persone molto anziane, che non possono per motivi fisici restare tanto a lungo in piedi. Non occupatele in nessun caso! 

Laltare èuna zona off-limits

L’altare nelle chiese ortodosse è la zona protetta dall’iconostasi ed è categoricamente vietato entrarci.

Lo stesso vale per la sòlea, la passerella rialzata, di solito con scalini, che si trova davanti all’altare e all’iconostasi. Sulla solea può stare solo chi serve messa con il consenso del sacerdote e all’altare possono accedere solo i religiosi o chi serve messa (ma solo i maschi).

All’altare non si dovrebbero mai dare le spalle. Quindi, dalla chiesa bisognerebbe uscire arretrando lentamente all’indietro o di traverso, ma sempre guardando verso l’iconostasi. Ma nessuno rispetta così rigidamente la regola, e i più si limitano a rivolgersi di nuovo verso l’altare e a segnarsi, una volta giunti in prossimità della porta d’uscita. 

Accendete una o piùcandele

Di regola, ogni santo ha la sua “sfera di competenza”. Chi prega per la salute si rivolge alla Madre di Dio, al Salvatore o a San Pantaleone di Nicomedia, patrono di medici e ostetriche e accende una candela sotto la loro immagine. Il protettore delle attività artistiche è San Giovanni apostolo ed evangelista. Prima di un esame la candela va accesa a San Sergio di Radonezh. Per un suffragio, invece, presso il Crocefisso all’ingresso della chiesa. 

Non mangiate!

Nelle chiese ortodosse, come in molti altri edifici religiosi, non bisogna mangiare. Evitate quindi di entrare se avete panini, gelati e quant’altro.

E non mangiate nemmeno quello che trovate esposto all’interno. Spesso potrebbe esserci del pane ecauristico, o sul lato sinistro una zona dove si raccolgono generi alimentari per i poveri. Non fate gaffe! Non è un rinfresco per i visitatori! 

Un Paese, molti culti

Sebbene la maggioranza dei russi si dica ortodossa, la Russia è un Paese multiconfessionale, dove potrete trovare luoghi di culto musulmani (tra cui una moschea antica oltre 1.300 anni), buddisti (anche nella arte europea, in Calmucchia), ebraici (c’è anche una regione autonoma ebraica) e di molte altre confessioni, tra cui pagani

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