Il 22 settembre la capitale russa ha ospitato la più grande manifestazione podistica del paese: 30.000 persone provenienti da 85 paesi si sono date appuntamento alla Absolute Moscow Marathon (Maratona assoluta di Mosca), che ha attraversato il cuore della città in un percorso di 42,2 km (10 km per gli amatori).
La gara, inserita nell’ambito dell'Associazione Internazionale di Maratone e Gare di Distanza (AIMS), è servita anche come turno di qualificazione per l’Abbott WMM Wanda Age Group World Championship 2020.
Alla competizione hanno partecipato 2.442 corridori stranieri, provenienti soprattutto dalla Thailandia (371) e dalla Cina (167).
Nonostante il tempo (il termometro segnava 7-8 gradi), la città si è trasformata in una pista da corsa a cielo aperto: gli atleti hanno seguito l’argine del fiume Moscova, si sono addentrati nel quartiere di Moscow City, hanno percorso l’Anello dei Giardini, attraversato il Ponte di Krymsky fino alla via Tverskaya, per poi passare di fronte al Cremlino e raggiungere il traguardo nel complesso olimpico del Luzhniki, recentemente rinnovato.
Lungo il tragitto, i maratoneti hanno incrociato più di 30 siti di fama mondiale, come il Cremlino, la Cattedrale di Cristo Salvatore, il Teatro Bolshoj e quattro grattacieli delle Sette Sorelle. Un tour davvero unico nel suo genere!
Nata nel 2013 sulla scia della Maratona internazionale della Pace di Mosca, la Maratona assoluta è una delle più grandi manifestazioni podistiche del mondo. È inoltre la prima maratona in Russia che prevede una competizione di 42,2 km per atleti in sedia a rotelle.
All’evento hanno partecipato circa 1.500 volontari, 300 tecnici specializzati e 440 atleti; a vigilare sulla sicurezza dei partecipanti, 26 ambulanze e 115 operatori sanitari.
Le medaglie sono andate a Iskander Yadgarov di Mosca, che ha completato la gara in 2 ore, 18 minuti e 2 secondi, e a Marina Kovaleva da Omsk, 2 ore, 29 minuti e 26 secondi.
Imbattuti invece i record precedenti: il miglior tempo è ancora di 2 ore, 13 minuti e 40 secondi, stabilito da Artem Alexeyev nel 2016, mentre la regina indiscussa è Sardana Trofimova (2 ore, 28 minuti e 31 secondi).
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