Che significato hanno i colori della bandiera russa?

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Bianco, rosso e blu sono collegati alla tradizione marinaresca e cantieristica olandese, ma nei secoli sono state date interpretazioni differenti di queste tonalità

La bandiera è uno dei principali simboli di Stato della Russia. Per molti anni, durante il periodo dell’Urss, la bandiera è stata uno stendardo rosso con falce e martello e stella a cinque punte in giallo. Per la prima volta nella storia contemporanea, il 22 agosto 1991 è stato utilizzato il “tricolore” bianco-blu-rosso. Questo giorno è ora considerato il “Giorno della bandiera russa”, perché ricorre l’anniversario del decreto “Sul riconoscimento ufficiale e l’uso della bandiera nazionale della Rsfsr”.

Nel 2000, Vladimir Putin ha firmato una legge costituzionale sulla bandiera russa: definisce l’aspetto del vessillo e dove può essere utilizzato. A proposito, chi profana la bandiera della Russia può essere recluso (anche in Italia, del resto, il vilipendio della bandiera è punito fino a un massimo di due anni di reclusione, secondo l’art. 292 c.p).

Oggi non esiste un’interpretazione ufficiale del significato dei colori. Ma è generalmente accettato che il bianco simbolizzi la pace, la purezza; il blu la fede, la fedeltà e la costanza; il rosso la forza e il sangue versato per la Patria.

Come è apparsa la bandiera?

Si ritiene che fino al XVII secolo non esistesse un simbolo di Stato di questo tipo in Russia; venivano usati principalmente stemmi. Per la prima volta, le bandiere iniziarono a essere esposte sulle navi.

Solo nel XVII secolo la costruzione navale iniziò a svilupparsi attivamente in Russia, dopo che erano stati invitati nel Paese artigiani provenienti dall’Olanda. Gli olandesi portarono anche una combinazione di colori che loro stessi conoscevano bene da molto tempo. E lo zar Alessio Mikhailovich li approvò.

La bandiera nazionale olandese

Gli storici sono inclini a credere che per la prima volta il “tricolore”, con un’aquila bicipite cucita su di esso, l’emblema della Russia, sia apparso su una nave chiamata “Orjól” (“Aquila”). Tuttavia, non ci sono prove documentali di ciò. Inoltre, non si sa esattamente in quale sequenza fossero allora disposti i colori.

È noto per certo che nel 1693 un distaccamento di piccole navi di Pietro il Grande navigò lungo il Mar Bianco con la “bandiera dello zar di Mosca” bianca, blu e rossa.

La tela è sopravvissuta fino ad oggi:

La bandiera dello zar di Mosca, 1693

Lo zar studiò a lungo la costruzione navale in Olanda, quindi quei colori non gli erano estranei. Nel 1705, Pietro firmò un decreto secondo il quale tutte le navi mercantili russe avrebbero dovuto issare la bandiera bianco-blu-rossa.

Si ritiene che la striscia bianca significasse libertà e indipendenza, quella blu fosse associata alle immagini della Chiesa, così come ai difensori della grande terra russa, e quella rossa, proprio come oggi, simboleggiava il coraggio e l’impavidità dei soldati, pronti a dare la vita per la loro patria.

Quindi per molto tempo il tricolore rimase un simbolo navale, e iniziò ad apparire sulla terraferma solo quando i navigatori russi scoprirono nuove terre e conquistarono la Siberia e l’Estremo Oriente, issando la loro bandiera anche sul continente.

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Tuttavia, dopo Pietro il Grande, i colori araldici nero e oro divennero popolari nell’esercito, e quindi la bandiera nero-giallo-bianca iniziò a essere usata a livello statale. (Attualmente, i simpatizzanti dell’estrema destra usano questa “bandiera imperiale”).

La bandiera nazionale dell'Impero russo usata nel 1858-1883

Colori nazionali

Nel 1883, Alessandro III decise di restituire il bianco-blu-rosso per le occasioni speciali e Nicola II, dopo aver discusso in dettaglio il significato dei colori, decise di renderli nuovamente il simbolo ufficiale dello Stato. Questo tricolore decorò anche la cerimonia della sua incoronazione.

L’interpretazione ufficiale data ai colori fu: il bianco è il colore della libertà, il blu è il colore della Madre di Dio, il rosso simboleggia la potenza statale.

Nicola II scelse la bandiera bianco-blu-rossa come bandiera nazionale russa nel 1896

La decisione fu politica: l’imperatore voleva creare una bandiera “nazionale”, per far rivivere le tradizioni di Pietro il Grande. Inoltre, con questi colori intendeva mostrare la sua vicinanza al popolo, tanto che avrebbero dovuto unire l’intero grande Impero.

“Un contadino russo indossa una camicia rossa o blu per le feste, un piccolo russo [ucraino; ndr] e un bielorusso una bianca. Le donne russe si vestono con i sarafan, anch’essi rossi e blu. In generale, nella cultura russa, ciò che è rosso è buono e bello”, si legge in un rapporto allo zar sui colori.

Il bianco, d’altra parte,  simboleggia sia la purezza che la libertà, e anche la neve, che ricopre la maggior parte della Russia in inverno.


Perché lo stemma nazionale della Russia è un’aquila bicipite? 

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