Che ruolo ha avuto Vyborg nella storia russa?

Vyborg Сastle.

Vyborg Сastle.

Legion Media
Nel corso dei secoli la città ha fatto parte di quattro Stati diversi. Per gli svedesi, era una porta verso l'Est; per i russi rappresentava invece l’anello cruciale nel sistema di difesa della loro capitale e dell'Impero

Vyborg è una delle città più colorate di tutta la Russia, in termini di cultura. Camminando per le sue vie si incrociano edifici svedesi accanto a quelli dell’Impero Russo, ma anche della Repubblica Finlandese e dell'Unione Sovietica.

Il monumento a Torgils Knutsson a Vyborg

La città fu fondata nel 1293, all'epoca di una delle crociate svedesi nella terra dei pagani della Carelia. Fu allora che il comandante militare Torkel Knutsson diede l'ordine di costruire un castello su questa piccola isola, divenuto poi il simbolo della città. 

Vyborg, anni 1550-1560 circa

Per più di cinque secoli, Vyborg ha fatto parte della Svezia, di cui è stata una delle città più grandi, importanti e belle di quel regno. La Repubblica di Novgorod ha tentato innumerevoli volte di impossessarsi di questo avamposto della Carelia, considerato strategicamente importante, ma senza successo.

Un'immagine dell'assedio del 23 giugno 1710

L’inattaccabile roccaforte è caduta solo nel 1710, al culmine della Grande Guerra del Nord tra Russia e Svezia, dopo quasi tre mesi di combattimenti. Vyborg e altri territori della Carelia sono passati sotto il dominio dello zar russo sulla base del trattato di Nystad nel 1721.

Il lungofiume di Vyborg

Situata praticamente al confine con la Svezia, Paese assetato di vendetta, la città proteggeva San Pietroburgo - la nuova capitale dell'Impero Russo - da possibili attacchi provenienti da nord. E visto che con il passare del tempo il vecchio castello ha perso il suo ruolo difensivo principale, a Vyborg si iniziò la costruzione di potenti fortificazioni militari, come il cosiddetto “Annenkrone”. 

La stazione

Nel 1743, la Svezia fu sconfitta dalla Russia e alcuni territori finlandesi furono annessi al governatorato di Vyborg appena formato; la città ne divenne il centro amministrativo. 

La piazza del vecchio municipio

Dopo la guerra russo-svedese del 1808-1809, la Russia ottenne l’intera Finlandia, che fu denominata Gran Ducato di Finlandia, all’interno dell’Impero. Due anni dopo, raggiunta la pace, Alessandro I decise di annettere la Vecchia Finlandia, insieme a Vyborg. Senza rendersene conto, lo zar aveva acceso una “bomba ad orologeria” che sarebbe scoppiata più tardi, negli anni ‘30. 

Il maresciallo Carl Gustaf Emil Mannerheim a Vyborg

Quando cadde l’Impero russo, Vyborg era ormai uno dei centri industriali più sviluppati dell'Europa nord-occidentale. Nel 1917, la sua popolazione era di 50.000 persone, composta per l'81% da finlandesi, per il 10% da svedesi e solo per il 6,5% da russi.

Le truppe finlandesi a Vyborg, agosto 1941

Il 6 dicembre 1917, la Finlandia, che includeva Vyborg, dichiarò la sua indipendenza dalla Russia sovietica e appena due mesi dopo scoppiò la guerra civile. La città era diventata una delle ultime roccaforti delle guardie rosse e la sua caduta alla fine di aprile annunciò la fine del conflitto. Nel corso della battaglia per Vyborg furono commessi crimini di guerra da entrambe le parti. In risposta all'esecuzione di 30 prigionieri politici da parte dei Rossi, i Bianchi finirono per giustiziarne più di 300, tra cui pacifici civili. 

Le truppe finlandesi a Vyborg

La vicinanza della seconda città più importante dell'URSS alla Finlandia - Leningrado (oggi San Pietroburgo) - fu fonte di grande preoccupazione per il governo sovietico negli anni '30. Infine, l’istmo careliano e Vyborg divennero entrambe aree di scontro nella battaglia tra l'Armata Rossa e le forze finlandesi durante la Guerra d'Inverno. Il 13 marzo 1940, mentre le due parti stavano firmando un trattato di pace, a Vyborg infuriarono pesanti combattimenti.

Le truppe sovietiche durante la battaglia per la città, 1944

Alla fine di agosto 1941 l'esercito finlandese, che aveva partecipato all'Operazione Barbarossa di Hitler, prese posizione nella città, tenendola in pugno per i successivi tre anni. Il 20 giugno 1944, le forze sovietiche la liberarono. Per la città che ne aveva passate tante - essendo passata di mano in mano numerose volte - il sogno della pace divenne finalmente realtà.

I carri armati sovietici entrano a Vyborg, 1944

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