Uno scorcio di Suzdal.
: Lori/Legion-MediaUn solo viaggio non basta per conoscere e ammirare l’Anello d’oro, il cerchio di 740 chilometri vicino a Mosca che collega piccole perle della provincia russa. Qui tra il XII e il XVIII secolo sono sbocciate la storia e la cultura di questo Paese: la lotta per il potere politico e religioso, insieme all’ascesa di alcuni centri abitati a scapito di altri, hanno lasciato un’eredità affascinante e luoghi d’interesse che oggi attirano turisti da tutto il mondo.
Vladimir
Un must per gli ammiratori dell’antica architettura russa, questa città a 190 chilometri da Mosca vanta il maggior numero di monumenti in pietra bianca del XII secolo inclusi nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco. Tra questi, la pietra scolpita della Cattedrale di San Demetrio, la Cattedrale dell'Assunzione e il Golden Gate, coronato da una piccola chiesa, simbolo di Vladimir sin dal 1164.
Vladimir non è solo una destinazione perfetta per un fine settimana fuori Mosca, ma anche una buona base per escursioni nelle città e nei vicini villaggi.
La Chiesa dell'Intercessione sul Nerl
A soli 15 minuti di auto da Vladimir, la foce del fiume Nerl ospita l’antico villaggio di Bogolyubovo, dove vivono 4.500 abitanti. Questo luogo merita una visita per vedere la Chiesa dell'Intercessione sul Nerl in pietra bianca, un monumento risalente al XII secolo e protetto dall'Unesco. La strada che da Bogolyubovo conduce verso la chiesa è lastricata in pietra. La chiesa gestisce anche un proprio alveare, dove è possibile degustare miele fresco e comprare qualche souvenir.
Il secondo monumento più importante di Bogolyubovo è il Santo Convento di Bogolyubovo con le sue cupole blu scuro e le pareti bianche come la neve. Assicuratevi di assaggiare il pane e il kvas (bevanda leggermente fermentata a base di pane) del convento: possono essere acquistati all'ingresso. Godetevi anche una visita alla Chiesa dell'Icona della Madre di Dio, decorata con ariosi affreschi dipinti in tonalità pastello.
Murom
Fondata nell’862 d.C., la città di Murom offre una costellazione di chiese e monasteri attivi e ben curati risalenti ai secoli XI-XIII. I luoghi migliori da visitare sono il rinnovato Convento della Santa Trinità, la Chiesa di San Nicola sul lungofiume e il Monastero della Trasfigurazione del Salvatore. Nel monastero vengono preparate enormi pagnotte di pane Kalach e Kvas, e si può provare a suonare le campane della chiesa all’ingresso.
Suzdal
Poco lontano da Vladimir, la città di Suzdal è qualcosa di simile a un museo all'aperto. Gli undici monasteri sono stati costruiti qui a partire dal XVI secolo e la fila dei mercanti sulla strada per il Cremlino di Suzdal era propria dei commercianti locali sin dal XVIII secolo. Arrivati qua, si dovrebbero prendere alcune decorazioni natalizie in legno realizzate da artigiani locali e visitare il monastero di S. Eutimio, dove avrete la possibilità di ascoltare un coro di monaci e campane.
Sulla via del ritorno a Vladimir da Suzdal, fate una deviazione verso il villaggio di Kideksha, che offre un analogo della Torre di Pisa: si tratta del campanile della Chiesa di Boris e Gleb, del XVIII secolo. A differenza della torre italiana, però, non ci si può salire perché pericolante. L'ingresso è vietato per motivi di sicurezza.
Yuryev-Polskij
Questa cittadina storica di 19.000 abitanti è stata fondata nel 1152 dal principe Yuri Dolgorukij, fondatore di Mosca nel 1147 e di un certo numero di città dell’Anello d'oro. Fate una passeggiata per il centro partendo dal monumento a Dolgorukij davanti al Monastero dell'Arcangelo Michele, che ospita una mostra all'aperto di architravi in legno tradizionali.
Anche se non è rimasto nulla del Cremlino Yuryev-Polskij eccetto il suo baluardo, costeggiandolo si arriva al monumento principale della città, la Cattedrale di San Giorgio. Questo bell'esempio di architettura del XIII secolo è interamente ricoperta di sculture in pietra basate su temi religiosi. Se cercate bene, si possono anche trovare creature mitiche persiane, compresi uccelli con artigli e animali a quattro zampe con le ali. Cercare un elefante tra le decorazioni sulle pareti della Cattedrale di San Giorgio è un tradizionale passatempo per i viaggiatori che acquistano magneti che rappresentano questo animale come souvenir di Yuryev-Polskij.
Aleksandrov
La storia di Aleksandrov è inseparabile dai drammatici eventi del XVI secolo, poiché il Cremlino Aleksandrov era di fatto la capitale della "oprichnina" dello zar russo nel periodo 1564-1581. La Oprichnina è il nome di una speciale politica dello zar Ivan il Terribile, finalizzata alla eliminazione dei "traditori", che implicava anche la confisca di proprietà, esecuzioni e terrore sotto il controllo statale.
Oggi il Cremlino Aleksandrov è un complesso turistico ben curato con chiese e cattedrali attive. Tutti gli edifici del complesso sono aperti ai turisti per visite guidate e si può anche salire sul punto più panoramico della Chiesa-campanile Raspyatskaya.
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